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Elex-R è una versione ulteriormente perfezionata Brio-R che utilizza l’avanzato stadio di potenza e Phono del Rega Elicit. Gli ingegneri Rega hanno raggiunto l’equilibrio perfetto tra potenza, controllo e dinamica, dotando l’Elex-R di prestazioni che mettono sempre in primo piano la musica. Troverete molte possibilità di collegamento che consentono totale flessibilità ed integrazione con il resto della gamma Rega.
• Elex-R è costruito secondo standard elevatissimi per offrire la miglior prestazione audio possibile pur rimanendo semplice da usare e da configurare. Elex-R possiede il classico chassis Rega ad elevata dissipazione del calore che, unito ad un trasformatore più ampio, gli permette di erogare 90 Watt per canale su 6 Ω e 72.5 Watt per canale su 8 Ω.
• Abbiamo investito il nostro tempo, i nostri sforzi e le nostre risorse per sviluppare il circuito e per costruirlo utilizzando componenti con le massime specifiche. Abbiamo incluso nella progettazione utili caratteristiche quali un’uscita pre, per permettervi di usare Elex-R in una vasta combinazione di sistemi ed abbiamo volutamente evitato gadget superflui quali il controllo dei toni o la presa cuffie perché possono influire sul percorso del segnale e degradare la qualità del suono.
• Elex-R è stato costruito seguendo gli elevatissimi standard di affidabilità e qualità dei prodotti Rega per assicurarvi molti anni di piacevole ascolto. La funzione primaria di un amplificatore è quella di potenziare ed equalizzare il segnale di basso livello generato da una testina, da un DAC e da un CD player o da altre sorgenti e portarlo ad un livello che possa pilotare i diffusori. È vitale che l’amplificatore raggiunga questo scopo minimizzando la distorsione che andrebbe ad influenzare direttamente la musica. Il livello di distorsione tipico è 0.007%.
• Il controllo volume e l’amplificatore usati in Elex-R sono progettati per superare i problemi associati ai progetti “normali”. Questo progetto utilizza un chip apposito per il microcontrollo ed un particolare controllo di volume di tipo rotativo.
• Elex-R utilizza un controllo volume combinato a feedback e passivo, in cui i livelli del feedback e degli ingressi vengono variati per settare il livello di volume desiderato. Il livello e il tracking tra i due canali sono settati dalla stretta tolleranza nel circuito di pre-amplificazione e non dal potenziometro in sé, mantenendo quindi al minimo gli scompensi tra i canali dovuti alle irregolarità nel controllo volume. Inoltre questo metodo riduce il disturbo e il sovraccarico dell’ingresso poiché il controllo utilizzerà solo il guadagno necessario per amplificare il segnale. Questa forma di controllo volume si trova solitamente solo negli ambiti professionali in cui è necessario e un controllo dei livelli accurato e senza disturbo.
• L’amplificazione di uscita utilizzata in Elex-R, Elicit-R e Brio-R è stata costruita in seguito ad una intensa ricerca condotta dai nostri ingegneri per sviluppare uno stadio di potenza in Classe A a inseguitore di emettitore. Questo si basa su una coppia aggiuntiva di transistor di uscita da 150w Sanken Darlington. Il miglioramento tecnico e sonico dovuto all’utilizzo di driver a bassa impedenza è ben noto, ma può comportare elevate correnti statiche nella fase di potenza quando si usa una configurazione a transistor standard. Unendo il driver a bassa impedenza e i transistor Sanken Darlington (con la loro rete di disturbi termici cheopera a corrente statica inferiore) questa combinazione forma un inseguitore di emettitore aggiuntivo che emula le condizioni della Classe A con buona stabilità termica.
• Classico cabinet Rega con migliore dissipazione del calore
• Controllo volume combinato feedback & passivo
• 90 watt per canale su 6 Ohms / 72 watt su 8ohms
• Stadio phono integrato con elevate specifiche
• Manuale utente multi-lingue
• Alimentazione migliorata per lo stadio di potenza
• Design ibrido tra Brio-R ed Elicit-R
• Mini telecomando dedicato incluso
• Usicta Pre-amp / Uscita Record / 4 ingressi linea
• Nuovo trasformatore
SPECIFICHE
• Alimentazione: 230v & 115v
• Frequenza: 60/60Hz
• Assorbimento: 250 Watt
• 230v Fuse: T3.15AL 20mm
• 115v Fuse: T5AL 20mm
POTENZA DI USCITA
• 72.5W 8Ωquando vengono pilotati entrambi i canali – rating di progettazione
• 90W 6Ωquando vengono pilotati entrambi i canali – rating impedenza diffusori Rega
• 113W 4Ωquando vengono pilotati entrambi i canali
INGRESSO PHONO
• Sensibilità (72.5W 8Ω1.7mV (Carico 47K in parallelo con 220pF)
• Max livello ingresso: 100mV
INGRESSO LINEA
• Sensibilità (72.5W 8Ω 164mv (Carico 30-50K)
• Max livello ingresso: 10v
USCITA TAPE
• Livello: 164mV con ingresso nominale
• Impedenza di uscita: 470
USCITA LINEA
• Livello: 625mV con ingresso nominale
• Impedenza di uscita: 600
Rega research nasce nel 1973 grazie al lavoro e al genio di Roy Gandy. La sua filosofia porta fin dall’inizio l’azienda a compiere scelte non convenzionali, sia nella progettazione dei prodotti che nelle strategie di mercato.
“Creare un oggetto di altissima qualità’, capace di riprodurre fedelmente la musica, con una grande affidabilità’ ad un prezzo contenuto, che perpetui il suo valore nel tempo”.
Roy Gandy inizia la sua carriera lavorativa nel settore disegno e sviluppo della Ford Motor Company ma la passione per la musica lo porta da subito a dedicare il suo tempo libero all’hi-fi.
Dopo lo sviluppo del Planet, il primo giradischi progettato da Roy Gandy nel 1975, entra in produzione il Planar 3, che ancora oggi viene prodotto con piccole modifiche e miglioramenti.
Dopo anni di successi con il Planar 3, il Planar 2 e i rispettivi bracci RB 300 e RB 250, Rega si trasferisce nel 1980 in quello che diventerà il primo dei due stabilimenti tuttora utilizzati.
Nel 1990 viene ristrutturata la compagnia; nasce una nuova organizzazione operativa senza gerarchie e senza un leader che decide per l’intera azienda. Ovviamente la forte personalità del suo fondatore continua ad esercitare un’importante influenza negli ideali della Rega.
L’azienda e’ costituita da un gruppo di persone che persegue gli stessi obiettivi di qualità mantenendo elevati standard produttivi per garantire un livello qualitativo eccellente al prodotto finito.
Rega ha cominciato la sua attività producendo giradischi e oggi e’ ancora molto legata al supporto in vinile. Nonostante l’introduzione del lettore cd, Rega continua ad affermare con decisione la superiore qualità del vinile rispetto al formato digitale attribuendogli un maggior coinvolgimento musicale. Per questo motivo produce ancora giradischi e mantiene in catalogo anche un modello dedicato all’ascolto del 78 giri.
Rega sviluppa il progetto del prodotto audio tenendo in considerazione anche le macchine utensili che lo realizzeranno e pertanto progetta e realizza all’interno del suo stabilimento tutto ciò che serve a costruire i suoi prodotti. Per questo Rega è in grado di garantire la massima attenzione e qualità del prodotto, perché ne conosce e segue personalmente ogni passaggio della catena produttiva.
REGA ELEX-R:VALE TUTTI I SOLDI CHE COSTA
Ho comprato il REGA ELEX -R circa un mese fa per i seguenti motivi: avevo bisogno di un amplificatore di almeno 70 watt per le mie Monitor Audio Gold 100, perchè insoddisfatto (parzialmente) del suono del “Crescendo” Audio Analogue di soli 50 watt, perchè i prodotti inglesi mi sono sempre piaciuti per la loro “essenzialità”, perchè convinto dagli utili consigli del signor Ventura, perchè dal 2014 al 2018 il Rega Elex-R ha vinto il “What.Hi-Fi Awards “come migliore amplificatore della sua categoria. Insomma una scelta ponderata, soddisfacente e che rifarei senza indugi.
Mentre vi scrivo ascolto Glenn Gould in una registrazione inedita pubblicata qualche anno fa. Non è una semplice rimasterizzazione di materiali scovati per caso ma l’incisone delle sue prove presso gli studi della Columbia nel 1955 mentre registrava la prima versione delle “Goldberg”, suo insuperabile capolavoro esecutivo. Per chi conosce la sua voce e gli studi della Columbia per averli visti decina di volte nei film di Bruno Monsaingeon sa che non c’è nulla di più difficile da riprodurre per un impianto stereofonico, perchè Glenn Gould canticchia mentre suona, siede in modo atipico sulla sua strana seggiolina ( dal basso in alto) e suona su di un pianoforte che ha la velocità di un clavicembalo ( il famoso Steinway CD 318). Poi ci sono i rumori dei suoi passi che si spostano da destra a sinistra, il suonare lo stesso passaggio decine di volte, l’ambienza della grande sala della Columbia, le chiacchiere dei tecnici di registrazione, insomma c’è tutto per mettere in difficoltà un sistema di riproduzione. Il piccolo Rega Elex-R da 70 watt se la cava bene e se la cava meglio del Crescendo della Audio Analogue, amplificatore dal suono elegante ma impacciato nel “guidare” le mie Monitor Audio Gold 100. Il Rega - inglese come i diffusori - si trova a suo agio tanto che i diffusori sembrano gradire questa “spinta in più” al punto tale che la musica è diventata ora più corposa, vivace, presente, insomma in una sola parola ho aggiunto quantità e qualità . Suona bene e chiaro il pianoforte di Glenn Gould, ma altrettanto bene suona il pianoforte della Nina Simone in “Live Montreux”, una delle poche registrazioni decenti di questa grande artista; la sua voce è corposa, calda, ritmica, non troppo avanti nè troppo indietro e se alzo il volume oltre metà corsa non c’è distorsione tanto che le Monitor assecondano la forza di questo piccolo amplificatore. Se metto su l’Adagietto della Quinta di Mahler ( DG/Berliner/Abbado/1993) o l’Allegro della Quinta di Shostakovich (Sony/CBS/NY Philharmonica/Bernstein/1959) il Rega - con le dovute proporzioni - non mi fa rimpiangere l’ascolto con impianti di “caratura superiore”; riesce ad essere sufficientemente elegante e preciso nei pianissimi di Mahler e generoso nei pieni orchestrali di Shostakovich. Resto dell’idea che se un amplificatore, un diffusore o meglio un impianto suonano bene con la musica classica allora suoneranno bene con qualsiasi brano musicale, perchè riuscire ad “amplificare e diffondere” le sonorità musicali di un pieno orchestrale esiguito da 50 e più musicisti è cosa diversa che riprodurre una voce accompagnata da quattro strumenti. Il Rega se la cava con grandissima dignità con la musica sinfonica, ma quando inserisco il CD della ECM “Titok” di Ferenc Snetberger (batteria , chitarra e basso) o il CD “Travel Guide” di Ralph Towner (ECM 2013) dove ci sono sia la chitarra classica che quella elettrica, il Rega ovviamente è a suo agio restituendomi quel suono monitor - sebbene un pò arrotondato - che era ed è il mio obiettivo acustico quando ho costruito il mio impianto da scrivania. In sintesi un gran bell’amplificatore, dal suono plastico, naturale, timbricamente corretto, a tratti arrotondato (soprattutto nel registro superiore), con tonalità che si spostano verso il caldo, un palcoscenico largo, ma non profondissimo dove però si colgono con facilità le distanze tra strumenti e tra questi e chi ascolta; ovviamente molto dipende dall’interfacciamento con l’ambiente ed il mio ambiente di ascolto spesso mi ha restituito - con elettroniche e/o diffusori diversi - un suono caldo ed arrotondato ma sempre molto preciso e naturale. Infine, ritengo che qualsiasi descrizione del suono dipenda dalle nostre abitudini e soprattutto dalla qualità delle incisioni, perchè come dicevo ci sono incisioni che fanno fare bella o brutta figura ai nostri impianti.E poi, possiamo discuterne per settimane intere ma il suono non si riesce a descrivere mai fino in fondo per cui consiglio - a chi legge queste brevi note - l’ascolto del CD “Arie italiane per basso” di Ildebrando D’Arcangelo dove, soprattutto nella traccia 9 (“Fra l’ombre e gli Orrori”/Handel/DG 2009) si comprende la bravura del cantante ma soprattutto la capacità dell’impianto di scendere in basso mantenendo una intrigante bellezza sonora di pochi altri dischi dedicati alla “voce di basso”. Al di là di tante altre considerazioni plausibili, la sintesi del discorso dopo 1 mese dall’acquisto è che ricomprerei questo amplificatore consigliatomi dal Signor Ventura dopo qualche chiacchierata via mail; non mi ha deluso, è esattamente - grosso modo - quello che mi aspettavo, ovvero un amplificatore capace di dare corpo ad un suono un po flebile del “Crescendo” e che fa della ricchezza cromatica e naturalezza i suoi punti forza. Difetti? Innanzitutto non ho provato l’ingresso phono MM dell’amplificatore per cui non so dire quanto sia utile per un eventuale ascolto analogico; l’amplificatore è costruito solidamente, è spartano, produce calore per cui consiglio di lasciargli spazio ed aria intorno; gli ingressi sono solo 4 più una entrata phono MM, una uscita tape ed una pre-amp; i terminali di uscita per i diffusori accettano solo banane da 4 mm (ma vanno benissimo con i cavi Tellurium), i connettori RCA d'ingresso risultano troppo ravvicinati; infine non ha la doppia circuitazione dell’Elicit -R ( che costa però 1000 euro in più) ed il telecomando - a voler esser buoni - è veramente “troppo spartano”. Insomma, 1400€ ben spesi, per chi ama la musica.
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